Giovanni Meli: L'aceddi (Gli uccelli) €12.00 Tutte le poesie siciliane che Giovanni Meli scrisse sugli uccelli con traduzione in italiano a cura di Francesco Zaffuto.L'aquila è la regina ma il piccolo regolo la batte, il gufo si crede un gran cantante, il merlo spesso fa la parte del saggio e le allodole sono un po' sciocchine, il grosso struzzo non può volare e invidia l'aquila ma all'amor proprio non vuole rinunciare.... Sono tanti gli uccelli delle Favole dell'Abate Meli e portano con sè pregi e difetti degli uomini; dal razzismo dei corvi neri all'adulazione del pappagallo, dalla saggia pazienza del tordo alle chiacchiere dannose delle cornacchie; ci sono uomini usignolo che amano l'arte e uomini che preferiscono il raglio dell'asino.Qui sono raccolta le favole morali dove il Meli parla espressamente di uccelli. Per chi non ha dimestichezza con il siciliano e per i siciliani che hanno dimenticato tanti antichi modi di dire viene disposta una traduzione in italiano a fronte; non una traduzione poetica, solo letterale per dare un aiuto, il lettore potrà ritornare agevolmente sul verso di Meli per sentirne la sonorità. Qualche nota aggiuntiva è stata posta con un richiamo per i passi più controversi. Sono stati evitati esegesi e commenti molto lunghi perchè la poesia va goduta senza eccessi di preordinate interpretazioni. Per la traduzione in italiano si è fatto riferimento: alle note dell'edizione del 1814; al dizionario delle voci oscure che l'editore Roberti di Palermo inserì in calce alla edizione delle poesie di Meli del 1838; in qualche caso al dizionario del Mortillaro, e infine a qualche mia antica memoria di siciliano; per qualche errore di traduzione mi assumo la colpa, per il piacere della lettura ringraziare Meli. (Francesco Zaffuto)Pagine 103Copertina di Dafne Zaffuto Aggiungi al carrello Mostra carrello Categoria Frammenti di idee...