Francesco Salerno: Io sugnu Ciccinu Salernu

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Poesie popolari dell'entroterra di Sicilia.
A cura di Santo Lombino e Mario P. Motta.
Il nostro autore ci mostra le reazioni di molte persone di età e condizione simile alla sua di fronte ai cambiamenti rapidi e frastornanti dei costumi e delle condizioni di vita negli anni Sessanta e Settanta, la grande mutazione antropologica seguita alla seconda guerra mondiale, mutazione che ha visto i nostri genitori "saltare cent'anni/in un giorno solo/dai carri dei campi/agli aerei nel cielo (L.Tenco).
Le invettive di Salerno espongono più volte il tema dell'eterno contrasto tra i generi, tra giovani e adulti, trattano la voglia di autonomia e di libertà delle donne scambiandole per amore del lusso e della moda e per sovvertimento di ogni morale e di ogni regola, attribuiti ai "tempi moderni".
Il nostro contadino-poeta si scaglia ripetutamente contro la diffusione della delinquenza comune, a suo giudizio conseguenza logica della voglia facile arricchimento di tanti, si pronuncia contro la pretesa mitezza delle condanne e la clemenza della magistratura, reclamando provvedimenti autoritari e drastici.
Non manca d'altro canto la sua forte critica alle disuguaglianze e alle ingiustizie accresciute dalle crisi economiche e sociali.
Santo Lombino

Pagine 130