...quando c'è coraggio non manca la vittoria...
Pagine 342 - Riproduzione fedele dell'opera originale pubblicata dalla casa editrice La Gutemberg nel 1930. Il romanzo, oltre che a sè, è incluso nella trilogia dedicata al Risorgimento siciliano: Braccio di Ferro avventure di un carbonaro, I morti tornano... Chi l'uccise?
Il giuramento di Tullio Spada alla Carboneria
“Io Tullio Spada, giuro e prometto sotto gli stabilimenti dell’ordine in generale e su questo ferro punitore degli spergiuri, di custodire scrupolosamente il segreto della rispettabile Carboneria; di non scrivere, incidere o dipingere cosa alcuna appartenente alla Carboneria, senza averne ottenuto il permesso in iscritto. Giuro di soccorrere i Buoni Cugini Carbonari in caso di bisogno, e di non tentare l’onore delle loro famiglie. E se divento spergiuro, consento che il mio corpo sia fatto a pezzi, bruciato, e le mie ceneri sparse al vento, affinché il mio nome serva di esempio a tutti i Buoni Cugini sparsi sulla terra. Così Dio mi aiuti”.
Fra tutti i personaggi creati dalla fervida penna di Luigi Natoli è impossibile non amare Tullio Spada, il protagonista di Braccio di Ferro – Avventure di un carbonaro. In questo romanzo il grande scrittore Palermitano crea una delle figure più complete e riuscite della letteratura italiana, narrando con elementare semplicità la crescita umana e psicologica di un personaggio che da vanitoso spaccone, durante il corso delle pagine, si trasforma in un fervente patriota raggiungendo vette di profondità e amore universale. Quell’amore verso i veri valori, oggi anche bistrattati o usati per convenienza, come la Patria, la Famiglia, gli Amici. Un eroe che muovendosi all’interno del contesto di oppressione borbonica nella Palermo nel 1820, si troverà a combattere una battaglia in Italia e nel mondo per affermare la libertà e l’onore di una nazione.