I Buoni Cugini Editori di Anna Squatrito
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Luigi Natoli:romanzi, racconti, teatro
In questa pagina sono indicati tutti i romanzi della Collana dedicata alle opere di Luigi Natoli. Tutti i volumi sono trascritti dai documenti originali, manoscritti dell'autore o pubblicati in dispense dalla casa editrice La Gutemberg.
Tutte le copertine sono opera di Niccolò Pizzorno.
Luigi Natoli:
Gli schiavi.
Luigi Natoli:
Fioravante e Rizzeri
Luigi Natoli:
Il paggio della regina Bianca
Questo giornale si ispira alle storie di Buovo D’Antona e alle avventure del re Fioravante e del suo scudiero Rizzeri, che riproduce attraverso un oprante, don Calcedonio; e intreccia l'antico con il moderno; e le avventure di Lillì fanno contrasto con quelle di Drusolina, e quell'onesto puparo sembra foggiato con l'anima dei suoi pupi. C'è riuscito? è quello che vedrà il lettore... " (Luigi Natoli).
Romanzo storico ambientato nella Palermo del 1920
Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo del 1401, quando è appena tramontata la grande epoca chiaramontana. L’opera è ricostruita e trascritta dal romanzo originale pubblicato nel 1921. È la presunta storia di Giovannello Chiaramonte, figlio di Andrea, che cerca di risollevare la gloria del suo casato contro il gran giustiziere Bernardo Cabrera, il re Martino e la regina Bianca di Navarra.
Romanzo storico siciliano ambientato nella seconda guerra servile del 120 a.C., narra la storia di Elio, uomo libero divenuto schiavo contro la sua volontà. Narra della sua lotta contro i Romani, dei suoi amori, delle sue ricerche, del suo peregrinare all'interno di un contesto storico ricostruito alla perfezione come solo Luigi Natoli sapeva fare.
Narra di Atenione, uno schiavo, un uomo, un eroe dal quale Spartaco avrebbe dovuto imparare.
Luigi Natoli:
Il capitan Terrore
Luigi Natoli:
Trilogia del Risorgimento: Braccio di Ferro avventure di un carbonaro, I morti tornano…, Chi l'uccise?
Luigi Natoli:
Ferrazzano
Un romanzo corale, profondo, ricco d'azione, dove i sentimenti d'amore, odio, amicizia, malvagità, si mischiano alla perfezione fra inganni, avventura e coraggio, intrattenendo piacevolmente il lettore fino all'ultima pagina. E poi c'è la Sicilia, c'è Palermo, ricostruita alla perfezione come solo Luigi Natoli sapeva fare.
Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo del 1560.
In quest'opera lo scrittore palermitano narra di Ferrazzano, comico del '700, quale maschera del teatro siciliano. Di lui si sa poco. Forse è realmente esistito, e alcune sue storie, tramandate dal popolo, Natoli le riporta nel romanzo imbrigliando ad arte il personaggio fra realtà e fantasia…
Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo di fine Settecento.
Tre romanzi a tema risorgimentale ambientati in Sicilia fra il 1820 e il 1848.
"Braccio di Ferro avventure di un carbonaro", romanzo storico ambientato nella Palermo del 1820. L'opera è la fedele riproduzione del romanzo originale pubblicato con la casa editrice La Gutemberg nel 1920.
"I morti tornano...", romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo del 1837 devastata dal Cholera. L'opera è la fedele riproduzione del romanzo originale pubblicato a puntate in appendice al Giornale di Sicilia nel 1931. Prefazione di Massimo Maugeri.
"Chi l'uccise?" Romanzo storico ambientato nella Palermo del 1848.
Luigi Natoli:
Alla guerra!
Luigi Natoli:
Squarcialupo
Mai pubblicato in libro, oppure a fascicoli rilegati, apparve per la prima e unica volta in appendice alle pagine del Giornale di Sicilia in 204 puntate dal 19 ottobre 1914. È il romanzo della prima guerra mondiale scritto da Luigi Natoli. Si svolge intorno a una dolce ed eroica storia d'amore, che per la drammaticità degli episodi, ora teneri e appassionati, ora eroici o tragici, affascina il lettore, ne incatena l'attenzione, ne desta l'interesse; lo fa palpitare, esultare, vivere coi personaggi, attraverso questo grande, immenso incendio che devasta mezza Europa.
Luigi Natoli scrive un romanzo dal respiro universale che inaspettatamente non narra della sua amata Sicilia (luogo di ambientazione di tutte le sue opere), ma di una Francia aggredita, mutilata e orgogliosa che respinge l'avanzata tedesca…
Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo del 1517, quando Giovan Luca Squarcialupo, patriota, sognò e realizzò anche se per poco, un governo repubblicano. L’opera, per la prima volta pubblicata unico volume, è costruita e trascritta dal romanzo originale, pubblicato a puntate in appendice al Giornale di Sicilia dal 2 febbraio 1924 ed è restituita alla collettività ed ai lettori amanti delle opere di Luigi Natoli che hanno atteso 91 anni. Giovan Luca Squarcialupo fu il primo siciliano ad impugnare le armi per cacciare dall'isola l'invasore spagnolo e sognò una repubblica democratica…
Luigi Natoli:
Gli ultimi saraceni
Romanzo storico siciliano ambientato nella Palermo arabo-normanna, al tempo di Guglielmo I e di Matteo Bonello. L’opera, mai pubblicata in libro, è la trascrizione fedele dell’opera originale pubblicata a puntate in appendice al Giornale di Sicilia nel 1911. Il volume include da una ancor più rara ode a Willelmo I composta dall'autore nell'aprile del 1881.
Lo scrittore ricostruisce fedelmente la figura del re Guglielmo I, con tutto il suo potere e le sue debolezze, facendo anche un lavoro storiografico sugli usi e costumi della corte, le sue alleanze, i suoi avversari politici, e i suoi innumerevoli intrighi nel precario equilibrio di una Palermo multietnica…
Luigi Natoli:
Mastro Bertuchello.
Latini e Catalani vol. 1
Luigi Natoli:
L'abate Meli
Nel primo volume di Latini e Catalani, Mastro Bertuchello muoverà le sue gesta avventurose e temerarie in una Palermo ancora splendida nelle sue vestigia arabo-normanne, ricca di etnie, tradizioni, e cultura ma dove regna anche una grande miseria materiale e morale afflitta da pregiudizi e da una confusa identità politico/popolare; però in questo mondo così complesso e variegato, pieno di intrighi e cattiveria, convivono ancora intatti i sentimenti di lealtà e amicizia che fanno di questo romanzo uno fra i più apprezzati di Luigi Natoli in arte William Galt.
Il volume raccoglie quanto Luigi Natoli scrisse sull' Abate Meli, ovvero: il romanzo storico L’ Abate Meli, costruito e trascritto dal romanzo pubblicato a puntate in appendice al Giornale di Sicilia dal 19 settembre 1929;
la trascrizione dell'opera "Giovanni Meli. Studio critico" pubblicato dalla tipografia del giornale "Il tempo" diretta da Pietro Montaina del 1883;
una raccolta di poesie di Giovanni Meli tratte da Musa Siciliana pubblicato dalla casa editrice Caddeo nel 1922; tutte le poesie sono corredate di traduzione in italiano a fronte a cura di Francesco Zaffuto.
Luigi Natoli:
Il tesoro dei Ventimiglia
Latini e Catalani vol.2
"Mastro Bertuchello" e "Il tesoro dei Ventimiglia" sono rispettivamente il primo e il secondo volume del grande romanzo storico siciliano "Latini e Catalani" che Luigi Natoli, ambientò nel medioevo siciliano, con specifica attenzione ai fatti storici e alle guerre fratricide volute dalle più importanti baronie siciliane dei Chiaramonte, Ventimiglia e Palizzi, volte alla conquista del potere supremo detenuto dalla corona aragonese oramai debole e pronta a spegnersi.
Luigi Natoli:
I mille e un duelli del bel Torralba
Luigi Natoli:
I Cavalieri della Stella o La caduta di Messina
Luigi Natoli:
Braccio di Ferro avventure di un carbonaro
Romanzo storico ambientato nella Palermo di fine Settecento. L' opera, mai pubblicata in libro, è stata costruita e trascritta dal romanzo originale pubblicato a puntate, in appendice al Giornale di Sicilia, nel 1927.
Fabrizio è il secondogenito della nobile famiglia dei Torralba. In base alle leggi del tempo, titoli e ricchezze sono tutti del primo figlio maschio. A lui e al fratello minore spetta solo il cavalierato e un misero assegno mensile, troppo poco per chi ha lo smisurato bisogno di affermarsi nella società che conta. Troppo poco per chi ha un temperamento irrequieto e ribelle; per chi ama l'avventura, le donne, la bella vita e per Fabrizio di Torralba tutto questo è sempre poco e tutto converge nella punta della sua lama.
Messina, dopo Palermo e Trapani, non fu da meno delle altre città, e dal 1672 s'impegnò in una fiera resistenza che per le proporzioni e le ripercussioni che ebbe nella politica europea fu di maggiore importanza delle altre. Il 7 gennaio del 1679, il viceré conte di Santo Stefano, soppresse la Repubblica di Messina con l'Accademia della Stella, che era una scuola militare di giovani e valenti cavalieri, abolì tutti i privilegi della città, confiscò i suoi beni dichiarandola civilmente morta… In questi anni di fiera ribellione Luigi Natoli intreccia le vite di personaggi magnifici e immaginari nel rigore di un'attenta ricostruzione storica creando gesta ed eroi che s'imprimono indelebili nella memoria del lettore.
In questo romanzo lo scrittore palermitano crea una delle figure più complete e riuscite della letteratura italiana, narrando con elementare semplicità la crescita umana e psicologica di un personaggio che da vanitoso spaccone, durante il corso delle pagine, si trasforma in un fervente patriota raggiungendo vette di profondità e amore universale. Quell'amore verso i veri valori, oggi anche bistrattati o usati per convenienza, come la Patria, la Famiglia, gli Amici. Un eroe che muovendosi all'interno del contesto di oppressione borbonica nella Palermo nel 1820, si troverà a combattere una battaglia in Italia e nel mondo per affermare la libertà e l'onore di una nazione.
Luigi Natoli:
Chi l'uccise?
Luigi Natoli:
Cagliostro e le sue avventure
Luigi Natoli:
I morti tornano…
Un uomo devastato da un caso di coscienza, che seppur combattuto dalla tentazione di ricorrere alla giustizia privata, mascherata da apparente legalità, resta pur sempre e solo un uomo non disposto a farsi schiacciare dal potere di una giustizia borbonica privatistica e disumana divenendo così portatore di sentimenti nobili e di grande rettitudine morale. Il giudice Cantelli vive e opera a Palermo sotto il giogo dell'oppressore borbonico, all'interno dei moti "liberaleschi" e popolari del 1847/48…
È la storia di Giuseppe Balsamo, alias Conte di Cagliostro, narrata dal protagonista in prima persona, come se fosse la lettura di un Diario. L’ opera, in una edizione totalmente restaurata dal titolo all’indice, è costruita e trascritta dal romanzo originale pubblicato a puntate in appendice al Giornale di Sicilia nel 1914.
Nell'immaginario collettivo, Cagliostro ha da sempre un posto di grande rispetto…
Siamo a Palermo. L'anno è il 1837. Il periodo è turbolento. I tentativi di cospirazione anti-borbonica sono complicati dall'insorgenza di una grande epidemia di colera che miete vittime in maniera spaventosa. L'ambientazione storica, il contesto politico e sociale, la tragedia dell'epidemia sono abilmente descritti da Natoli all'interno di questo romanzo appartenente alla letteratura del contagio insieme alle celeberrime opere de "I promessi sposi" di Manzoni e "La peste" di Camus. Ne "I morti tornano", Natoli lascia parlare da sole le miserie dell'uomo legate al dolore, alla fedeltà, all'onore, all'ira e tutte le altre pulsioni umane…
Luigi Natoli:
La dama tragica
Luigi Natoli:
La vecchia dell'aceto
Nel 1580 a Palermo non c’era donna più bella di Eufrosina Siragusa e non c’era maggior potere di quello del Magnifico e Illustrissimo Vicerè Marcoantonio Colonna, il valoroso capitano della flotta del Papa nella battaglia di Lepanto. C’erano anche dei nobili valorosi, dei ricchi aristocratici e tutti volevano donna Eufrosina, disposti anche a uccidere pur di averla, ma la bella donna era sposata al giovane Don Galcerano Corbera, barone del feudo del Misilindino, una delle nobiltà più antiche e ricche di Sicilia.
Luigi Natoli trae lo spunto da personaggi veri e fatti realmente accaduti per scrivere il più storico dei suoi romanzi…
Un intreccio diabolico a danno di due neonati. La nobiltà delle famiglie palermitane dei Santapau, del Carretto, Ventimiglia, d’Altofonte contrapposte al degrado materiale e morale dei popolani del “Cortigliazzo.” L’inquisizione spagnola e il Vicerè Caracciolo.
I primi “cristiani” precursori dei mafiosi con la loro distorta concezione dell’onore e poi lei, Giovanna Bonanno, l’avvelenatrice, la vecchia dell’aceto che domina su tutto il romanzo corale, magistralmente intrecciato dal grande Luigi Natoli in una Palermo del 1789 affogata nelle contraddizioni, nei pregiudizi e nell’eterna lotta fra il bene e il male…
Luigi Natoli:
Calvello il bastardo
"Calvello il bastardo" è il primo romanzo storico di Luigi Natoli, pubblicato con lo pseudonimo di William Galt. Così come in tutti gli altri che seguiranno, l'azione si svolge in Sicilia ed è proprio la Palermo borbonica del 1792 a fare da sfondo alle avventurose vicende di Corrado Maurici, che lo portano da semplice sergente dei fucilieri nelle milizie reali, a erede, sebbene bastardo, di una delle più blasonate famiglie nobiliari di Sicilia: i Calvello. Nobiltà antichissima. Un grande nome, un grandissimo peso che condiziona la vita di Corrado facendola diventare avventurosa in tutte le sfaccettature…
Luigi Natoli:
Coriolano della Floresta
Luigi Natoli:
I Beati Paoli
Storie d’amore tragiche o gentili, superbie di nobiltà cieca e crudele, gesta di eroici sacrificî. Le ultime gesta dei
BEATI PAOLI
Che intervengono, ravvolti nel mistero, terribili e possenti; Blasco da Castiglione, vecchio, e quasi dimentico del suo passato; la corte del vicerè Fogliani; la morte del Pretore; il tumulto che scoppiò e la cacciata del vicerè; le vendette che ne seguirono; Virginia di Casalgiordano, Cesare Brancaleone, Giovanna Oxorio, don Ottavio Oxorio e sua moglie; Gabriella, la figlia di Blasco e di donna Violante, e altri personaggi, e sopratutti
CORIOLANO DELLA FLORESTA
Vecchio anche lui, ma ancora fiero, dall’animo invitto, nemico dei superbi, suscitatore di rivolte, dominato alla sua vanità da un tragico fato...
Luigi Natoli:
Il Vespro siciliano
I Beati Paoli apparivano ed erano nel fatto come una forza di reazione, moderatrice: essi insorgevano per difendere, proteggere i deboli, impedire le ingiustizie e le violenze: erano uno stato dentro lo stato, formidabile perché occulto; terribile perché giudicava senza appello, puniva senza pietà, colpiva senza fallire. E nessuno conosceva i suoi giudici e gli esecutori di giustizia. Essi parevano appartenere al mito più che alla realtà. Eran dappertutto, udivan tutto, sapevan tutto; e nessuno sapeva dove fossero, dove s’adunassero. L’esercizio del loro ufficio di tutori e di vendicatori si palesava per mezzo di moniti, di lettere, che capitavano misteriosamente. L’uomo al quale giungevano, sapeva di aver sospesa sul capo una condanna di morte.
Tra leggenda e realtà rivive il mito dei Beati Paoli nelle pagine del romanzo più famoso di Luigi Natoli…
Con la sua perizia di grande storiografo e narratore, l’autore ci consegna uno dei capolavori della letteratura popolare mondiale che nulla trascura di quel periodo storico come l’orrenda strage di Agosta, le trame politiche cospirative dei baroni siciliani, l’orgoglioso episodio di Gamma Zita a Catania, la valorosa resistenza della città di Messina al dominio francese degli Angiò. Il romanzo ricco di fatti e personaggi realmente accaduti o esistiti, ci regala l’indimenticabile eroe Giordano De Albellis, intollerante alle ingiustizie, innamorato della sua terra, della libertà e della sua bella Odette.
Luigi Natoli:
La principessa ladra
Luigi Natoli:
Fra Diego La Matina
Luigi Natoli:
Viva l'Imperatore!
Il romanzo de La principessa ladra si svolge a Palermo alle soglie del 1800, nel pieno della dominazione borbonica. La duchessa di Canavilla, seduce o illude con la sua bellezza sensuale l’alta aristocrazia di Sicilia, ed è sovrana di un effimero regno nobiliare dedito a feste e divertimenti, che usa a piacimento per raggiungere i suoi obiettivi. Tutto scorre secondo i piani e i desideri della duchessa, finché irrompe nella sua vita un uomo misterioso e audace che le sconvolge la quotidianità, catapultandola in un vortice di sensazioni e avvenimenti del tutto nuovi e inaspettati.
La narrazione, costellata da fatti storici poco noti e da una moltitudine di personaggi indimenticabili, è basata sullo stridore degli opposti…
Fra’ Diego La Matina è uno dei più drammatici romanzi della feconda e inesauribile fantasia di William Galt, pseudonimo, come oramai si sa, nel quale si cela Luigi Natoli. Nel romanzo pagine fosche e pagine commoventi si alternano e si intrecciano: sul cupo fondo di quel periodo nefasto per la Sicilia che fu il Seicento. La società era allora sotto l’incubo della reazione religiosa; il clero vi spadroneggiava; il Sant’Offizio incuteva il terrore dei frequenti roghi; in nome della religione si commettevano delitti inauditi. Appunto due uomini di chiesa nel romanzo si trovano di fronte: don Angelo, avido, ipocrita, tiranno della coscienza, capace di tutto e fra Diego, spirito ribelle, difensore dei deboli, violento anche nella pietà. Fra questi due si svolgono le vicende dolorose di due donne, Isabella e Cristina…
Fra' romanzi di William Galt è il più ricco di avventure. Con Federico II si chiude il tempo della cavalleria: i suoi poeti si possono considerare come gli ultimi trovatori: e, però il romanzo ha un suo non so che, che lo avvicina ai romanzi cavallereschi. Amori, audaci imprese, cortesie e crudeltà si intrecciano con una varietà mirabile e attraente, aumentando l'interesse del lettore. Rinaldo del Landro, Vanna, madonna Elena, madonna Eufemia, messer Paganello, Gualtiero di Urziliana, prete Matteo, prete Demetrio, l'Imperatore Federico, papa Gregorio IX, frati, suore, ed altri ed altri... Quanti personaggi in questo nuovo romanzo di William Galt!
Luigi Natoli:
La Baronessa di Carini e altri racconti con fatti di sangue
Luigi Natoli:
Cappa di piombo. Tutte le opere teatrali in italiano
Luigi Natoli:
Suruzza! Tutte le opere teatrali in dialetto siciliano con traduzione in italiano a fronte.
Questo volume contiene le opere teatrali in lingua italiana composte dal grande drammaturgo palermitano e precisamente:
"Il conte di Geraci" - scene medievali in due atti, illustrata dall'autore.
"Cappa di piombo" - commedia in tre atti
"L'ironia della gloria" - commedia in tre atti
"Quannu curri la sditta" - sceni di vita paisana, commedia in quattro atti
"Il numero 570" - scene drammatiche in due atti
Raccolta di leggende a sfondo storico trascritte dal volume originale Storie e leggende, pubblicato in Palermo dalla casa editrice Pedone Lauriel nel 1892. Alla raccolta è stata aggiunta la novella "La signora di Carini" pubblicata nel Giornale di Sicilia nel 1910 con pseudonimo di Maurus, "Un poemetto siciliano del secolo XVI" estratto dagli Atti della reale accademia di scienze, lettere ed arti di Palermo (serie III - vol. IX - Palermo 1910) e "Storia della Baronessa di Carini (sec XVI) estratto da "Musa siciliana" con note dell'autore - Casa editrice Caddeo 1922. Il volume raccoglie quindi, a parte le altre leggende su famosi "casi" siciliani come "Il caso di Sciacca" o dei "Santapau" tutto quanto Luigi Natoli scrisse sul famoso "caso" della Baronessa di Carini.
Questo volume contiene tutte le opere teatrali scritte in siciliano dallo scrittore palermitano Luigi Natoli e precisamente:
"Suruzza!" – dramma in quattro atti;
"L’abate Lanza" - commedia in tre atti;
"L’umbra chi luci" - dramma in tre atti;
"Quattro cani supra un ossu" - commedia in tre atti.